sabato 14 febbraio 2009

Vecchie conoscenze

Questo blog ha lo scopo di fornire consigli e dritte su come gestire la parte finale del vostro Corso di Laurea. Mi sono laureato con la Laurea Triennale in Psicologia Clinica e, prendendo come esempio la Laurea Triennale, credo che la situazione nel mio corso di Laurea sia simile e generalizzabile – con qualche eccezione - a quella di tutti gli altri Corsi di Laurea Triennali: nel primo anno sei disorientato perché sei una matricola, il secondo anno stai come un Dio perché entri per davvero nello spirito di studente della disciplina, il terzo anno finisce l’incanto, diminuisce l’entusiasmo e devi lavorare per la tesi e, quando presente, devi fare anche il tirocinio. Fatemi sapere se sbaglio.
In ogni caso, dopo aver fatto una guida su come sopravvivere nel primo anno, credo sia utile fare una guida su come sopravvivere nella parte finale.
Ci siamo già incontrati forse. Mi sono già presentato altrove, occorre ora aggiungere alcuni punti importanti, giusto per farvi capire qual è la persona che scrive questa roba.

Mi sono laureato entro i tre anni di Triennale con voto 100/110 con una tesi di Resoconto Clinico sella mia esperienza di tirocinio in una Casa di Cura.
Confesso di non essere stato soddisfatto del mio voto, la mia media di partenza era calata e ho fatto una tesi molto in fretta. Se non altro ho raggiunto il mio scopo di laurearmi entro i 3 anni e questa è la cosa importante. Ho fatto molti errori, quindi sarebbe bello se potessi sfruttare la mia esperienza in maniera costruttiva, evitando che altri facciano le fesserie che ho fatto io.
La mia esperienza riguarda un Corso di Laurea Triennale di Psicologia 1, la “Sapienza”, è una situazione specifica dalla quale non posso pretendere di ricavare una legge generale e infallibile da applicare a qualsiasi Corso di Laurea. Vi sono tuttavia alcuni accorgimenti che vi potrebbero aiutare o, almeno, farvi agire con cautela di fronte ad alcune situazioni.

Perchè è meglio essere preparati?

Il terzo anno vi vedrà fronteggiare tre nemici agguerriti da combattere, uno più bastardo dell’altro: il tirocinio (se presente), la tesi e la burocrazia.
Nel mio specifico corso di laurea il voto della Sessione di Laurea non è molto alto. Ufficialmente – ufficialmente perché spesso dipende da come gira al prof – il punteggio è di 6 punti per una tesi sperimentale, compilativi o di resoconto e di 8 punti per una tesi sperimentale. Non molto quindi.
La discriminante è la vostra media, che vi permette di accedere a un punteggio di base al quale si aggiungono i punti che hanno dato alla presentazione della tesi. Nel caso della Laurea Triennale – non della specialistica, lì è un altro par di maniche – non si deve porre tanta enfasi sulla Tesi, la mia discussione è stata molto breve e ancora di più lo è stata la proclamazione.
Vi sono tuttavia molti elementi per i quali non conviene prendere sotto gamba il lavoro della tesi.
Innanzitutto, meglio 6 punti che 0, se volete concludere la vostra laurea con un tocco di classe, meglio darsi da fare; oltretutto, se continuate con lo stesso indirizzo con la Specialistica, vi ritroverete gli stessi prof coi quali avete lavorato alla discussione e certo non è piacevole avere di fronte un prof col quale dovrai avere nuovi esami che pensa che tu sia un idiota per come hai lavorato alla tesi.
Facciamo finta che a voi non importi niente del voto delle Triennale. Non è un discorso irrazionale se intendete proseguire gli studi con la specializzazione, personalmente sono felice di aver dato in fretta la Triennale, darò con più calma la Magistrale, in quanto il voto della seconda sarà l’unico che conta nel curriculum. Se però sottovalutate il lavoro di tesi, potreste incappare in qualche scherzetto non piacevole. Nel mio specifico caso i prof tendono a dare poca importanza agli studenti in generale, specie a quelli che vogliono fare una tesi Triennale, considerata meno importante di quelle della Specialistica. Se date un cattiva impressione, i prof vi considereranno ancora di meno e potrebbero comodamente dimenticarsi di voi se non li tampinate come si deve e non date loro l’idea che volete lavorare sodo e bene. Immaginate di avere finito gli esami e il tirocinio, volete laurearvi a gennaio e siete a ottobre, la vostra tesi è appena iniziata perché ci state lavorando da neanche un mese. Facciamo finta che tutti gli uomini siano esseri razionali; la burocrazia non lo è: la burocrazia pretende che la vostra tesi sia pronta a metà ottobre, anche se la dovrete dare solo a gennaio. In genere i prof se ne fregano, vi firmano il cd con la tesi da consegnare in segreteria e, siccome nessuno lo guarda mai, nel cd potete averci messo anche la favola dei tre porcellini. Ma alcuni prof fanno i fiscali, si rifiutano di firmarvi il cd e vi dicono che è meglio se saltate la Sessione di Laurea. Perdendo 6 mesi di vita, pagando le tasse di fuori corso e crollando in crisi esistenziali. Scordatevi qualsiasi scena strappalacrime da fare al prof, che volete laurearvi in fretta, anche con un voto basso, che non sapete cosa fare in 6 mesi con le mani in mano, che avete lavorato sodo, che avete studiato tanto, che siete degli studenti lavoratori, ragazze madri, vittime di guerra, pazienti psichiatrici o malati terminali. Ai prof non gliene fotte niente, se credono che voi non siate in grado di finire la tesi in poco tempo il danno è fatto e, se avete detto che volete laurearvi in fretta e con voti bassi, di certo non avrete fatto altro che dare l’impressione di essere degli scrausoni, quindi non meritevoli di fiducia.
Altra situazione, più tragica. Avete fatto tutto, avete finito la tesi, avete perfino combattuto e vinto contro il drago della burocrazia. Il vostro dovere l’avete fatto da parte vostra, avete perfino superato l’insormontabile prova burocratica. Il prof si dimentica di dichiarare il vostro fine lavori e di consegnare la documentazione che vi permette accedere alla Sessione di Laurea.
Vedi sopra. Per questo motivo è meglio stare mooolto attenti!

Il tirocinio. Sceglietelo bene!

Nel mio CdL (Corso di laurea, non Casa delle Libertà!) il tirocinio pre-lauream è obbligatorio. Sono partito con molti pregiudizi a riguardo, vedendolo per il suo aspetto principale, ovvero l’essere un lavoro non retribuito. Esistono poi molte storie a proposito del tirocinio, come lo spauracchio delle fotocopie (non è una leggenda, esistono casi in cui a tirocinio vai a fare solo fotocopie) e queste storie di certo non sono incoraggianti. A conti fatti -mi dispiace per chi ha avuto esperienze simili - le fotocopie le vai a fare quando fai una ricerca troppo frettolosa di tirocinio ed entri nel primo ente che ti capita. Conta anche la sfiga, inutile dirlo, ma una ricerca molto accurata la previene discretamente. Dopo molte ricerche sono capitato in un buon ente, abbastanza formativo e anche molto comodo. Il tirocinio è estremamente importante per la formazione se scelto bene (anche per questo il blog si chiama così). Nel mio caso è stato utile per la tesi, dato che ho fatto un resoconto clinico proprio sulla mia esperienza, utilizzando anche della documentazione reperita sul posto. Il tirocinio è spesso collegato al lavoro di tesi dato che, l’argomento della tesi tratta spesso temi emersi nel tirocinio. Il resoconto clinico sul tirocinio è fra i tipi di tesi meno onerosi da fare, penso tratti un argomento in maniera più critica rispetto alla tesi compilativa, invece che limitarsi a citare autori, dà più spazio di manovra se si vuole creare un contributo personale (anche se piccolo); sicuramente è più facile di una tesi sperimentale, dato che in quel caso dovete avere un’idea ben focalizzata e chiara, la dovete operazionalizzare e specialmente, dovete anche gestirvi in maniera completamente autonoma l’intero percorso di ricerca, raccogliendo personalmente tutti i dati.
Il resoconto clinico, invece, ha un’ottica esplorativa, non c’è bisogno di avere ipotesi a monte come in una ricerca, queste ipotesi si possono costruire durante il resoconto.Ho addirittura una collega che, non solo ha fatto la sua tesi su un argomento inerente al suo tirocinio, ma è anche riuscita a trovarsi un lavoro grazie a esso e, se pensiamo all psicologia clinica, è molto raro che una ragazza trovi un lavoro inerente alla psicologia dopo la Triennale e in così poco tempo! In fondo, il tirocinio nasce proprio come maniera per farci entrare nel mondo del lavoro.

Scegliere il relatore

Nel mio Cdl gli studenti vengono assegnati ai relatori tramite internet. Vi iscrivete nella banca dati attraverso il sito, compilate i vostri dati e indicate una lista di 3 professori. Se il primo della lista non ha disponibilità verrete assegnati al secondo e così via. Non ho sentito di nessuno che non sia stato accettato da nessuno dei prof, in genere il primo è libero, ma non si sa mai. Fate in modo che tutti e tre i professori della lista siano delle persone con le quali vi aspettate di fare un buon lavoro, non vi affidate solo a un prof perché è l’unico che vi piace, se quello non è libero e voi come seconda e terza scelta avete messo un prof a caso non è stata una gran mossa.
Cercate di capire con chi lavorerete prima di inserirlo sulla lista.
Andate ai ricevimenti, quasi tutti i professori vi diranno che l’unica cosa che dovete fare è andare su internet e fare la richiesta, ma voi dovete saperlo prima con chi lavorerete, quindi insistete, non siate timidi! Dovete capire che genere di tesi si fanno con quel relatore, guardate su internet, ma vedete di approfondire faccia a faccia se c’è qualche punto oscuro. Molti prof odiano le tesi di resoconto clinico e, ovviamente, non scrivono sulla loro bacheca odio i resoconti clinici. Se avete in mente un abbozzo di tesi diversa dal resoconto comunicatela al prof e vedete di capire se con quell’idea si può costruire un lavoro o no.
Un altro consiglio molto importante che deriva dalla mia esperienza personale.
NON INSERITE NELLA LISTA PROF CHE VI SCARICHERANNO A UN TUTOR.
Chiedetelo subito, magari non dite che non accettate se vi dicono che avrete un tutor, ovviamente diranno che sarà la stessa cosa. Ma se vi dicono che vi assegneranno a un tutor lasciateli stare!La vostra tutor può anche essere una persona eccezionale, ma non ha nessun senso lavorare con una persona diversa da quella che vedrete alla discussione! Nel mio caso mi sono ritrovato con un prof che aveva dato una letta veloce e sommaria alla mia tesi e non sapeva tutto il lavoro a monte, sono quasi sicuro che avrei avuto qualche punto in più se avesse conosciuto il mio lavoro e avesse anche un idea di come ci ero arrivato.

La Tesi

Non illudetevi che il vostro relatore vi prenda per la manina e vi aiuti a fare la vostra tesi!
Lavorerete per la maggiorparte del tempo soli, avrete un riscontro settimanale, se andate ogni settimana a tampinare il relatore in sede di ricevimento. Preparatevi a sprecare tonnellate di carta da stampante e ricordate che spesso il prof non sarà reperibile il giorno di ricevimento per impegni molto più importanti di voi. Dovrete armarvi di pazienza, testardaggine e anche un po’ di faccia di culo. Non esagerate ovviamente, un prof incazzato alla discussione non lo si augura a nessuno, ma ricordatevi che avete tutti i diritti di rompergli l’anima almeno una volta a settimana durante il ricevimento, se non altro per dargli quel pezzo di tesi che deve leggersi per darvi il riscontro che meritate, anche se il riscontro è un vaffanculo. Fatevi un ripasso come si deve di tutti i libri di quel prof che avete dovuto studiare per il suo esame, se li avete venduti ricomprateli o fateveli prestare, dovete usare i suoi termini quando ci vogliono, dovete ragionare come lui, dire quello che direbbe lui, in fondo l’avete scelto perché vi interessava lavorare con lui e vi piace come la pensano? Se avete qualche contributo personale da aggiungere al pensiero del professore proponete, non siate timidi, argomentatelo e integratelo con quello che dice lui, fate valere le vostre idee, in maniera netta e decisa nei limiti dell’educazione, ma ricordate di non fare come vi pare, se non altro dovete avvisare il prof prima di dire la vostra, in fondo sulla tesi c’è anche il nome suo, siete nella stessa barca, dovete fare entrambi bella figura. E se voi remate conto il prof vi affonda, solo che lui può saltare velocemente su un’altra barca, di tesi ne gestisce parecchie ogni anno, voi invece siete alla vostra prima e unica barchetta per ora, se affondate colate col vostro battello da vero lupo di mare. Senza salvagente.
Anche per questo, ripeto che è un’idiozia lavorare con il tutor, il suo nome non apparirà nella tesi, non ha nessun interesse nell’aiutarvi, non ci guadagna niente nell’operare dietro le quinte, se voi scrivete fesserie, il tutor va a dirlo al prof. dicendo io ho fatto quello che potevo, ma questo è un cretino e non sono riuscito a fargli capire che scriveva stronzate. Massacralo alla discussione!

Festeggiare la Laurea

Festeggiare???? ‘Cazzo festeggi, hai appena cominciato! Fila a iscriverti alla Specialistica!